Dead Rising 2: Off The Records (2011)

Dead Rising 2: Off The Records (2011)

Per chi avesse apprezzato il secondo capitolo della serie Dead Rising è in arrivo uno spin off decisamente interessante ma che non mancherà di sollevare più di una critica. Esaminiamo nel dettaglio Off the Record.

FRANK WEST E’ TORNATO!

Senza inutili giri di parole chiariamo subito una cosa: Off the Record è sostanzialmente identico a Dead Rising 2. Stessi luoghi, stessa grafica, stesso gameplay, praticamente gli stessi personaggi. Quello che Capcom ha pensato di fare (tralasciando l’ evidente motivo economico) è di prendere quanto di buono offriva il secondo episodio e migliorarlo sotto numerosi aspetti, dando ascolto soprattutto alle richieste dei fan (e non solo).

Ecco quindi che torna il pluriacclamato Frank West, il leggendario protagonista del primo Dead Rising. Il fotoreporter più cinico e affascinante (e qui visibilmente ingrassato)della storia dei videogiochi tornerà con tutto il suo humor a scorazzare tra le vie di Fortune City e massacrare zombie nei modi più disparati. La storia si svolge parallelamente a quella di Dead Rising 2: cominceremo quindi con la crisi appena esplosa e cercheremo di fare luce sulle cause dell’ incidente. Avremo a disposizione 72 ore per portare a termine le missioni, dopodiché l’ esercito arriverà a salvare i superstiti (noi compresi) e fine dei giochi. Assieme a Frank tornerà la sua fidata macchina fotografica che potremo utilizzare per scattare foto a nostro piacimento in giro per la città. Potremo immortalare orde di zombie e ogni foto scattata ci frutterà preziosi PP in base alla qualità dello scatto. Scattando foto a particolari soggetti inoltre guadagneremo numerosi punti esperienza extra, quindi è bene tenere sempre gli occhi aperti e la macchina pronta in ogni momento.

È stato incrementato il numero di combo: alle vecchie “fusioni” di oggetti ne sono state aggiunte altre, ma niente di eclatante. Nulla ci vieta di fare a pezzi i non morti con il primo oggetto che ci capita sottomano ma combinarli e usare le nostre creazioni per combattere non è mai tempo sprecato, in quanto ci permetterà di guadagnare molti punti in più.

Fortune City è rimasta grossomodo invariata: stessi centri commerciali, stessi casinò, perfino negozi e oggetti sparsi per gli scenari sono uguali (eccetto qualche piccola eccezione). È stata aggiunta solamente una nuova area, Zona di Urano, una sorta di parco divertimenti con tema “lo spazio”. In quest’ area troveremo nuovi oggetti, nuovi vestiti e nuovi minigiochi.

Per il resto la solita solfa: Zombrex da cercare, superstiti da salvare (per fortuna con una IA un po’ più decorosa che in passato), perfino il criticato sistema di salvataggio (ovvero solamente nei bagni pubblici), ... novità nulle su quest’ aspetto, quindi chi non ha apprezzato i contenuti o lo stile dei vecchi capitoli difficilmente cambierà idea stavolta.

Ma la novità probabilmente più acclamata e apprezzata è la Modalità Sandbox. In questa straordinaria modalità potremo girare per Fortune City senza alcun vincolo di tempo e senza la necessità di cercare le famigerate dosi di Zombrex (che nella modalità Storia è necessario assumere una volta al giorno, tra le 7 e le 8). Ecco quindi che potremo lasciarci andare all’ ebbrezza del massacro, senza ansie né paure, magari portando a termine alcune sfide liberamente affrontabili sparse per la mappa (esegui il maggior numero di uccisioni, esegui tot uccisioni con tale arma, raduna il maggior numero di zombie, ecc). Ma la cosa più importante è che l’ esperienza e i vestiti acquisiti in tale modalità sono automaticamente trasferiti alla modalità principale. Ciò vuol dire che se durante la Storia avrete problemi ad affrontare un particolare boss o, chessò, trovate difficile girare per la città con pochi spazi nell’ inventario allora potrete risolvere la cosa giocandovi qualche ora la Modalità Sandbox tornando poi alla modalità Storia una volta saliti di qualche livello.

Da segnalare il multi CoOp: ora è possibile ospitare nella propria partita (sia in Modalità Storia che Sandbox) un giocatore e scorazzare in sua compagnia (anche se per fare ciò è stata sacrificata la modalità competitiva in cui era possibile sfidare altri giocatori in gare di TIR).

NUOVA STORIA, I SOLITI ORRORI

Graficamente è identico a Dead Rising 2, nel bene e nel male. Gli scenari sono vasti e con tante cose da fare ma a livello di texure l’ età del motore grafico si vede. Le ambientazioni sono discretamente curate ma appaiono in certi casi troppo statiche. Certo, l’ interazione con l’ ambiente è assicurato dalla moltitudine di oggetti da raccogliere e da usare ma per alcuni versi gli scenari sono poco interattivi. Apprezzabile invece l’ incremento del numero di zombie sullo schermo: ora possiamo arrivare a circa 7000 zombie contemporaneamente, il che è stupefacente. A risentirne in questo caso è il frame rate, che solitamente si attesta intorno ai santissimi 60fp/s per calare a 20 nei (rari) momenti davvero caotici. Generalmente comunque la grafica è massiccia e non soffre di bug o rallentamenti frequenti, quindi tutto sommato va bene cosi.

Il sonoro rimane negli standard: effetti e lamenti sono riciclati dal vecchio DR2 e non brillano di certo per originalità o profondità e il doppiaggio (in inglese) è ben fatto. A livello musicale si alternano banali e divertenti motivi “da centro commerciale” a brani heavy metal durante gli scontri con i boss.

Il gameplay è forse il piatto più difficile da digerire: era legnoso e scomodo già all’ epoca e non è cambiato di una virgola. Niente di ingiocabile, ma siamo lontani dalla fluidità e dalla comodità di certi giochi recenti. Sicuramente qualche leggera modifica sarebbe stata gradita. Tanto per fare un esempio, è inconcepibile che bisogni premere due tasti solamente per estrarre la fotocamera. Per fortuna tutto è comunque risolvibile con un po’ di pratica.

La Storia di Frank West è un po’ più corta di quella di Chuck Green. La presenza della modalità Sandbox comunque aumenta la longevità generale che arriva a livelli più che buoni. Resta da dire che per alcuni potrebbe trattarsi di un gioco noioso (e in effetti le meccaniche non sono di certo catalogabili nel genere action) ma chi ha apprezzato il vecchio capitolo e quelli che godono all’ idea di esplorare scenari abbandonati e infestati da migliaia di zombie da massacrare allora potrebbero trovare in Off the Record uno degli attuali migliori esponenti del genere.

PREGI

Tutto il meglio di Dead Rising 2

Frank West ha personalità e carisma da vendere

Ancora più oggetti e luoghi da esplorare

Finalmente la Modalità Sandbox

DIFETTI

Tecnicamente è rimasto invariato

Meccanica di gioco vecchia e a volte frustrante

Sistema di salvataggio poco pratico

Multiplayer castrato

Macchina fotografica un po’ inutile

 

GRAFICA...............83

SONORO...............84

GIOCABILITA.........82

LONGEVITA...........88

Divertimento*.......90

GLOBALE...............84

 

A cura di: Marco Tessarolo

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