Un meteorite che si schianta sulla Terra, un olocausto Nucleare, un invasione aliena, Berlusconi che viene eletto Presidente degli Stati Uniti. Nessuno può prevedere come o quando finirà il mondo. Ma con il 2012 appena iniziato mi sentivo di dover scrivere un pensiero su questo argomento tanto discusso quanto affascinante.
Innanzitutto confesso di non essere pienamente d' accordo con la famosa data ormai universalmente riconosciuta come l ultimo di tutti i giorni: il 21 dicembre 2012. Insomma, nessuno al mondo può prevedere con una simile precisione un evento tanto delicato. E non venitemi a raccontare di quello che predisse l' attacco alle Twin Towers o la cattura di Bin Laden, basta fare qualche ricerca approfondita per scoprire che sono solo bufale architettate per abbindolare le persone. Il punto è che stavolta c' è qualcosa di diverso: che ci sia qualcosa nell' aria non è di certo un segreto. Uragani, terremoti, inondazioni, tempeste, alluvioni, eventi catastrofici di una certa importanza sono in continuo aumento negli ultimi anni e sfido chiunque a dire il contrario. Che il mondo (o l' Uomo, più precisamente) stia rapidamente andando incontro alla rovina è un dato di fatto. Sono anni che si parla e si discute di vari problemi climatici, il surriscaldamento, il buco dell' Ozono, l' abbattimento delle foreste pluviali, un infinità di problemi che col passare degli anni si complicano sempre di più, e nessuno fa niente di concreto. Politici, scienziati, tutti ne discutono nel momento del bisogno ma alla fine nessuno fà niente per impedire alla situazione di degenerare. Gli interventi per sanare o rallentare certi problemi sono troppo infimi e di scarsa importanza per dire di essere efficaci. Quindi? Quindi di questo passo sarà troppo tardi per intervenire e la fine dell' Uomo sarà inevitabile. Forse non sarà il 21 Dicembre, forse dovremo aspettare degli anni, o decenni, o centinaia di anni. Ciò che posso dire è che non sarà un evento improvviso. Non me lo immagino svegliarmi una mattina, spegnere la sveglia del cazzo, sparare due bestemmie per non essere rimasto a letto, trascinarmi a occhi chiusi in bagno, sparare altri due cani per essere costretto a perdere 12 minuti al giorno per farmi la barba, lavarmi i denti, bere lo schifosissimo caffè decaffeinato (che senso ha il caffè se è "decaffeinato"?!?!?) che trovo in casa, vestirmi e sparare DIECI porchi perchè sono ingrassato ancora e nei pantaloni non c' entro più, poi uscire per andare allo stramaledettissimo lavoro e... PUF! Non ci siamo più. No no, la cosa accadrà cosi lentamente che quasi non ci faremo caso, e negli anni ci adatteremo sempre di più alla Natura che cerca di spazzarci via fino a che lentamente soccomberemo al volere della Madre Terra.
Fantastichiamo un attimo e diamo per possibile che il 21 dicembre, o un giorno qualsiasi, ci sveglieremo con uragani, fulmini e compagnia bella fuori da casa nostra. Esco di casa per andare al lavoro del cazzo e vedo gente che corre per le strade, sciacalli che invadono i negozi, mariti che sparano alle mogli, il terrore negli occhi delle persone che pensano "oddio, che succede, stò per morire!!". E un sorriso stampato sul mio volto. Un sorriso che dice "ve l' avevano detto, ma voi vecchi rimbambiti eravate troppo occupati a lavorare e a guardare le partite di calcio per pensare a queste cazzate, vi sentivate troppo intelligenti per crederci". Un sorriso che dice "ora non dovrò più andare al lavoro, si fottano le corse per timbrare il cartellino e le 50 ore di lavoro a settimana che servivano solo a tirare avanti". Un sorriso che dice "è arrivato il giorno in cui questa società del cazzo crolla e cose come la bella macchina, il bel cellulare, la casa, il conto in banca, il lavoro rispettabile, le vacanze a Cortina, le bollette, le tasse, i vestiti firmati non contano più niente". Un sorriso che dice "finalmente sono finiti i tempi del nonnismo, dei raccomandati, dei figli di papà, ora solo chi è in grado e posside le capacità può tirare avanti e sopravvivere". Un sorriso che si allarga ancora di più e dice "finalmente posso dimostrare ai miei e a tutti quelli che mi vedevano come uno sfigato che non avrebbe mai combinato niente nella vita che valgo 100 volte più di loro e che aspettandomi un simile giorno mi ero preparato ad affrontarlo e che mentre loro sprofondano nel baratro della follia e della confusione io corro in camera a recuperare lo zaino che svariati anni fà ho pazientemente preparato provvisto di kit medico, machete, cibo in scatola, torce e materiale vario. E da me non avrete neanche un coltellino milleusi, alla faccia vostra che mi avete insultato per tutti questi anni!".
Molte persone morirebbero e molte di loro, che vadano affanculo, se lo meritano: come i datori di lavoro, i politici e i preti (sfruttatori che per anni si sono sentiti Dio in terra e hanno approfittato di poveri sfigati come noi per arricchirsi e fare la bella vita) ma soprattutto le troiette del sabato sera (che te la sbattono in faccia, si tirano come puttane e si credono tanto fighe e belle ma che in realtà sono mostri, non lupi ma DEMONI vestiti d' agnelli). E certo, non è bella cosa pensare al fatto che anche brave persone, o bambini, o persone a noi care morirebbero. A nessuno piace questa parte, me compreso. Forse, la mia è solo voglia di avere l' occasione, prima di morire, di sentirmi qualcuno e di essere ricompensato, con la vita o con la morte, per quello che valgo e non per quello che dimostro di valere. Siamo circondati da pupazzi in giacca e cravatta che sembrano importanti ma che se gli chiedi di cambiare una lampadina non sanno manco da che parte si avvita o da che parte si svita. Forse è questo che aspetto veramente. Non una catastrofe. Aspetto il crollo di questa civiltà, l' avvento di una società in cui non sono i soldi, o le conoscenze, o l' aspetto a fare la differenza.
Un' era in cui gli esseri umani vengono messi tutti sullo stesso piano e in cui gli sbruffoni, gli stronzi assetati di denaro e gli schiavisti non esistono più. Ma forse sto fantasticando troppo. Perchè finchè ci sarà l uomo sulla Terra esisteranno sempre guerre, vendette, gelosie e competizioni, fa parte della nostra natura. Ma fantasticare e sognare non costa nulla. Buona fine a tutti.
A cura di: Marco Tessarolo